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Testimonianza di Mons. Yousif Toma

“Quando l’amore e il coraggio si incontrano, il Signore fa miracoli” (IT-ENG-Arabic)

When love and courage meet, the Lord makes miracles
+ Mgr Yousif Toma Chaldean archbishop of Kirkuk and Suleimaniya

عندما تجتمع المحبة والشجاعة يح ق ق الرب المعجزة
Arabic


Quando l’amore e il coraggio si incontrano, il Signore fa miracoli
+ Mons Yousif Toma Arcivescovo caldeo di Kirkuk e Suleimaniya

23 Ottobre 2016

Nella notte tra giovedi a venerdì 20 -21 ottobre molti jihadisti dell’ISIS hanno cercato di entrare negli edifici ufficiali del municipio e delle stazioni di polizia, nonché nei centri di sicurezza a Kirkuk.  Queste forze erano concentrate intorno alle case della città di Kirkuk a causa delle resistenza che incontravanao. Poi per sfuggire alle sparatorie delle forze di sicurezza si sono diretti verso le case circostanti,  scegliendo il convento delle suore domenicane e 4 case prese in affitto dal vescovo caldeo per ospitare studenti immigrati a seguito dell’invasione dell’ISIS. Questi studenti sono di tutte le fedi: cristiane, musulmane, yazide, mandei, in tutto, più di 500 studenti. 71 gli studenti presenti quella notte pronti a iniziare il loro anno accademico, sotto la responsabilità del Sig Imad Matti (Abu Durayd) quando l’ISIS ha fatto irruzione in questi luoghi. Mr Imad cha raccontato in dettaglio cosa è successo:. Le ragazze hanno  capito che i jihadisti stavano arrivando alle tre del mattino del Venerdì. Questi terroristi avevano scalato i muri delle case e  raggiunto il giardino al grido di “Allah Akbar”.

Gli studenti li hanno fotografati e hanno notato che non solo erano armati, ma erano anche dotati di cinture esplosive intorno alla vita. Le forze di sicurezza erano consapevoli della gravità della situazione e queste ragazze hanno dovuto rimanere 24 ore tremanti, senza energia elettrica, nella paura totale. In quel momento, pesanti combattimenti e sparatorie hanno avuto luogo senza riuscire a far arrendere i terroristi  Quindi è stato adottato un piano per fare tutto il possibile per salvare le 14 studentesse alloggiare nella prima casa. Le forze di sicurezza sono riuscite a salvarle nonostante  lo scontro a fuoco durato per tutta l’operazione.

Alle due del mattino  si è proceduto alla successiva operazione di salvataggio di 7 studentesse nella seconda casa. Il momento più rischioso è stato quando i 4 terroristi erano all’interno della stessa casa delle 7 ragazze, mangiavano, bevevano e mentre le studentesse erano nascoste immobili sotto il letto. Questi terroristi sono stati resi ciechi dal Signore, perché non le hanno trovate. Io personalmente ho corso un grande rischio chiedendo  loro di uscire dal loro nascondiglio e correre verso il muro sul retro della casa e questo in un minuto di tempo.

Nove  membri delle forze di sicurezza hanno dimostrato eccezionale coraggio e audacia, pronti a donare la loro vita per salvare queste ragazze. Al buio, sotto il fuoco che scendeva come pioggia, abbiamo potuto salvarle.

Per quanto riguarda il terzo gruppo di studenti l’operazione di salvataggio ha avuto luogo verso le cinque del  Sabato, grazie alle forze antiterrorismo “Suat” da Suleimaniyah. C’erano 30 studenti in quella casa.

Devo ammettere che ho ammirato il loro coraggio e la loro determinazione,  le ragazze infatti hanno mantenuto la calma e hanno seguito con estrema precisione tutti gli ordini e le istruzioni che sono state date loro durante queste operazioni.

Il telefono cellulare ha giocato un ruolo enorme nel successo di questo interventi.  Non possiamo dimenticare il contributo delle forze dell’ordine che con coraggio e professionalità hanno circondato i terrotisti che si sono fatti esplodere nella casa delle ragazze la mattina del sabato.

Tutti gli studenti  poi sono stati trasferiti a Erbil, dove si stanno riprendendo, rassicurando le loro famiglie.

Speriamo che continuino i loro studi con ancora maggiori motivazioni, con l’aiuto della diocesi caldea, che si è impegnata a finanziare i loro studi, nonostante tutte le difficoltà e le sfide che stiamo affrontando. Ringraziamo Dio per questa grazia e per questi miracoli miracoli. Preghiamo anche per tutti i martiri, i feriti e le vittime e per tutti coloro che hanno subito danni e perdite.


Mons. Yousif Toma OP, arcivescovo di Kirkuk e al-Sulaymaniyya (1949), domenicano,  è un eminente teologo della chiesa irachena. Ha sempre avuto a cuore la formazione dei laici e dei giovani, già negli anni 80, giovani teologo, avviò a Baghdad un Centro di studi teologici per sacerdoti, religiosi, con speciale attenzione ai laici. È stato nominato vescovo di Kirkuk nel gennaio 2014. Fin dall’inizio del suo ministero episcopale ha dovuto affrontare le conseguenze dell’ISIS con le migliaia di cristiani costretti ad immigrare (intervista settembre 2014).

Seppure in una situazione così difficile ha avviato un progetto inter-religioso della diocesi caldea di Kirkuk per gli studenti fuori sede ( ragazzi e ragazze in fuga dall’ISIS) in modo che possano continuare i loro studi. Qui ci offre la sua testimonianza su un episodio che ha visto protagoniste un gruppo di studentesse coinvolte nel progetto, in occasione degli scontri in corso nelle ultime settimane tra le truppe regolari irachene e l’ISIS. 

A cura di Samar Messayeh

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"Quando l'amore e il coraggio si incontrano, il Signore fa miracoli" (IT-ENG-Arabic)
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