Tappa 5: “Contagiare” 9 TAPPE PER CAMMINARE INSIEME
Giovani di Azione Cattolica “coraggiosi” con Maria – GMG Panama 2019
Giovani di Azione Cattolica “coraggiosi” con Maria – GMG Panama 2019
• Breve commento di Luisa Alfarano e Michele Tridente
Responsabili Coordinamento Giovani FIAC (Video)
• Commento di Mons. Eduardo Garcia
vescovo di San Justo, Assistente AC Argentina e Assistente FIAC
Se ci lasceremo contagiare dall’esempio di Maria, vivremo in concreto quella carità che ci spinge ad amare Dio al di sopra di tutto e di noi stessi, ad amare le persone con le quali condividiamo la vita quotidiana. E ameremo anche chi ci potrebbe sembrare di per sé poco amabile. È un amore che si fa servizio e dedizione, soprattutto verso i più deboli e i più poveri, che trasforma i nostri volti e ci riempie di gioia. (4. Messaggio di Papa Francesco per la GMG 2018)
Maria è la grande figura dell’Avvento per la Chiesa. Maria, non rimane tranquilla davanti alla grazia ricevuta, non può gridarla con le parole, deve fare silenzio, ma questa sua gioia si esprime con un gesto. Non potendo contenere tanta gioia, si è messa in cammino rapidamente verso la montagna verso un villaggio di Giuda per incontrare Elisabetta che è stata a sua volta oggetto dell’amore misericordioso di Dio, che ha voluto servirsi della piccolezza e della fragilità di due donne mosse dallo stesso Spirito e unite nell’azione salvifica di Dio. Nel Vangelo della Visitazione diventa chiaro che quando lasciamo che la grazia agisca in noi, si trasforma in disponibilità, impegno e servizio per gli latri.
Maria non misura i rischi o le conseguenze, percorre una lunga distanza per trascorrere alcuni mesi con lei. Non è egoista. Non si chiude in se stessa a godere egoisticamente della sua gioia.
È esattamente l’atteggiamento che avrà Cristo, che darà se stesso per gli altri. È anche l’atteggiamento che ci si aspetta da un cristiano e da tutta la comunità cristiana: che cresca nella fede fissando il volto di Cristo e che questa fede si traduca in un impegno verso coloro che hanno più bisogno del nostro aiuto. Proprio perché Lei e noi abbiamo sperimentato la vicinanza e l’affetto di Dio.
Il Messia è già nel suo grembo ed ella è “evangelizzatrice”, colei che porta la buona novella della salvezza, colei che porta la gioia di Dio. Come lei, il nostro cammino verso il Natale ci chiede di andare incontro ai nostri fratelli per condividere la gioia della salvezza portata dal Signore.
Ognuno di noi è invitato a vivere intensamente questa missione di servizio e di annuncio di Gesù Cristo “accompagnando e aiutando a vivere”. Chi crede nell’incarnazione di un Dio che ha voluto condividere la nostra vita e accompagnarci nella nostra povertà, si sente chiamato a vivere diversamente.
Non si tratta di fare “grandi cose”. Forse semplicemente si tratta di offrire la nostra amicizia a quel vicino immerso nella solitudine, nella sfiducia o nella depressione, di stare vicino a un giovane che soffre l’incertezza pensando al futuro, di avere pazienza con una persona anziana che vuole essere ascoltata da qualcuno, di stare con dei genitori che hanno loro figlio in carcere, di rallegrare il viso di un bambino solo segnato dall’assenza dei suoi genitori.
• Preghiamo il Santo Rosario, secondo le intenzioni di Papa Francesco
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- 9 TAPPE PER CAMMINARE INSIEME
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