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Volti e storie/1

#sinodoamazzonico

a cura di Samar Messayeh

Sig.a Anitalia Claxi Pijachi Kuyuedo, Promotora de la identidad cultural y de la educación bilingüe del pueblo indígena Huitoto Ocaina

Sono di un pueblo dell’Amazzonia colombiana, con la frontiera con Brasile e  Perù.

Partecipo a questo processo sinodale che è molto importante per i popoli amazzonici, per i differenti settori sociale e specialmente come donna indigena che non appartiene alla chiesa cattolica è un incontro per imparare a camminare insieme, mostrarci  in un  processo di riconciliazione, di rispetto per la vita del pianeta terra.

In questo momento per questa vita l’Amazzonia è molto importante e non solo l’Amazzonia ma la sua gente, la sua foresta, per tutti quelli che abitiamo lì e per il mondo a servizio dell’umanità. questo sinodo è molto importante, ascoltare la spiritualità, non solo l’essere umano e il suo pensiero ma il contatto con il Padre creatore, la madre natura e con il contesto naturale e sociale in cui viviamo

Che cosa si aspetta dal Sinodo?

  1. come popoli indigeni diciamo che un processo si tesse con buoni sentimenti con buoni pensieri pieno dello Spirito del Padre e della madre creatori per sia un’opera al servizio delle nuove generazioni,
  2. i grandi poniamo la nostra spiritualità a servizio dei giovani, poniamo l’Amazzonia al servizio di questa umanità che non la conosce, anzi la disconosce. L’Amazzonia deve essere visibilizzata non come spazio dove nessuno abita o come uno spazio dove andare e saccheggiare ma un luogo tanto importante tanto pieno di ricchezza spirituale e di altre ricchezze naturali che non sono da sfruttare ma per l’equilibrio della natura e del cuore dell’essere umano

Sig. José Gregorio Díaz Mirabal, Presidente del Congresso delle Organizzazioni Indigene Amazzoniche (coica), indigena curripaco (Venezuela)

Siamo qui come COICA un’organizzazione che raccoglie 9 paesi amazzonici invitati da Papa Francisco che riteniamo un papa saggio umile che per la prima volta inizia un dialogo con i popoli dell’Amazzonia, preoccupato per il presente e il futuro dell’umanità. Ha detto che senza i popoli indigeni non si può parlare del futuro dell’umanità. Siamo qui per appoggiarlo, per lottare per la vita e per l’Amazzonia.

Speriamo che il Sinodo termini presto e vogliamo che il post sinodo sia forte, potente con azioni urgente per il pianeta, per la vita, per l’Amazzonia.

Oggi l’Amazzonia è in emergenza, in fiamme, stanno facendo saccheggiare i territori degli indigeni da parte delle industrie estrattive, minerarie, per il bestiame, per la soia.

Abbiamo bisogno di azioni urgenti e speriamo che il Papa ci aiuti.

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