Ogni anziano è tuo nonno il FIAC promuove tra le AC del mondo la campagna lanciata dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita
Questa campagna trova l’Azione Cattolica disponibile ad intensificare tante attività che fanno parte del nostro ordinario e che questo speciale periodo storico ci aiuta a riscoprire, a diffondere.
Il 27 aprile 2017 durante il Congresso sull’Azione cattolica Papa Francesco ci ha raccomandato un impegno specifico con gli anziani: “È molto importante il posto che date alle persone anziane che sono membri da lungo tempo o che s’incorporano. Si potrebbe dire: possono essere la sezione contemplativa e di intercessione all’interno delle diverse sezioni dell’Azione Cattolica. Sono loro a poter creare il patrimonio di preghiera e di grazia per la missione. Come pure i malati. Questa preghiera Dio l’ascolta con tenerezza speciale. Che tutti loro si sentano partecipi, si scoprano attivi e necessari.”
La campagna è particolarmente significativa in questo tempo di pandemia in cui il virus ha attaccato e ancora attacca le persone più fragili e tra queste ci sono gli anziani, portandoli all’isolamento proprio per la salvaguardia della loro salute e causando ulteriori disagi.
Gli anziani attivi sono molti nella comunità cristiana come nella società, sono soci dell’ACI Adulti, partecipano alle attività con gli adulti, le famiglie, i ragazzi e i giovani
in questi mesi hanno spesso dovuto adeguarsi alle nuove modalità di incontro e di comunicazione e qui lo scambio generazionale è stato importante per imparare e mettersi in gioco con i nuovi strumenti
Ci sono gli anziani che non possono uscire, per età, per malattia, che vivono soli nella loro case o vivono nelle case di riposo o sono ricoverati in ospedale: a loro non deve mancare la nostra attenzione.
Famiglie, giovani, ragazzi sono chiamati a esprimere la loro creatività, a cominciare dai gesti e dalle azioni più semplici.
PAPA FRANCESCO invita specialmente i giovani “Quello che l’albero ha di fiorito, viene da quello che ha di sotterrato” : nella memoria dei santi Gioacchino e Anna, i “nonni” di Gesù, vorrei invitare i giovani a compiere un gesto di tenerezza verso gli anziani, soprattutto i più soli, nelle case e nelle residenze, quelli che da tanti mesi non vedono i loro cari. Cari giovani, ciascuno di questi anziani è vostro nonno! Non lasciateli soli! Usate la fantasia dell’amore, fate telefonate, videochiamate, inviate messaggi, ascoltateli e, dove possibile nel rispetto delle norme sanitarie, andate anche a trovarli. Inviate loro un abbraccio. Loro sono le vostre radici. Un albero staccato dalle radici non cresce, non dà fiori e frutti. Per questo è importante l’unione e il collegamento con le vostre radici. “Quello che l’albero ha di fiorito, viene da quello che ha di sotterrato”, dice un poeta della mia Patria. Per questo vi invito a fare un applauso grande ai nostri nonni, tutti!
Angelus 26 luglio
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