Volti e storie #sinodoamazzonico
a cura di Samar Messayeh
Sig.a Moema Maria Marques de Miranda, Assessore della repam e di “Chiese e minorazione” (Brasile)
Questo sinodo è un momento speciale per tutta la Chiesa, per noi che veniamo dall’America Latina con tanta speranza e con tanti desideri è bello che ci incontriamo qui in un contesto che favorisce il condividere, il pensare insieme per costruire la Chiesa il corpo di Cristo, una Chiesa più forte, corale, armonica e più misericordiosa.
Io lavoro come assistente della REPAM e coordinatrice della Rete della Chiesa nelle miniere. Il tema della miniera è un tema che riguarda le attività articolate con le popolazioni che sono colpite dalle conseguenze del lavoro nelle miniere nell’Amazzonica. Sono anche docente nell’Istituto teologico francescano.
Il Sinodo è in se stesso un primo risultato positivo: la forma sinodale, il processo di preparazione, la partecipazione intensa della gente dell’Amazzonica si stanno già vivendo qui, si ascoltano molte voci, non solo le nostre e questo processo aiuterà a Chiesa ad avere una dinamica più sinodale e più impegnata nella difesa della vita
Rev.da Suora Gervis Monteiro da Silva, f.s.p., della Congregazione delle Figlie di San Paolo, membro dell’Equipe itinerante nella regione amazzonica (Brasile) [u.i.s.g.]
Per me il Sinodo è momento di grazia, è un dono di Dio, dove ci incontriamo insieme per cercare qualcosa di nuovo per il paese, per l’Amazzonica si tratta di scoprire insieme una forma migliore di evangelizzare tutte queste persone principalmente quelli che soffrono.
Ringrazio Dio per la Chiesa e per il Papa Francesco che ha convocato questo Sinodo per trovare qual cosa di nuovo. Tutti noi che stiamo partecipando con i nostri contributi, tutto il materiale preparatorio come base, tutto sia collocato in pratica per una vita migliore e una vita in abbondanza.
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