Dopo il Giubileo, con Misericordia et Misera (MM) intensificare il cammino … dar vita a una vera rivoluzione culturale
Il Forum internazionale di Azione Cattolica invita tutte le AC del mondo ad assumere la lettera apostolica Misericordia et misera, donata “a tutti coloro che la leggeranno” da Papa Francesco a conclusione del Giubileo della Misericordia.
Il primo impegno riguarda gli stessi destinatari: l’invito a donare e a diffondere la lettera apostolica in modo che raggiunga il maggior numero di lettori.
Vogliamo mantenere e intensificare l’abbraccio di misericordia dell’anno giubilare nelle nostre Chiese particolari come a Roma. Il Giubileo rappresenta la tappa di un processo che ha posto la misericordia al centro del magistero pontificio, da Giovanni XXIII a Francesco che ha moltiplicato l’accesso alla Porta Santa: a Roma e nelle cattedrali, nei santuari e in tanti luoghi significativi delle realtà locali.
Dalla Lettera apostolica ci sentiamo interpellati a crescere nella cultura della misericordia come singole persone aderenti e come associazione. Il Segretariato del FIAC invita a prendere in considerazione 3 aspetti che ciascuna AC potrà assumere e concretizzare con modalità adeguate.
“Le opere di misericordia sono ‘artigianali’: nessuna di esse è uguale all’altra; le nostre mani possono modellarle in mille modi, e anche se unico è Dio che le ispira e unica la ‘materia’ di cui sono fatte, cioè la misericordia stessa, ciascuna acquista una forma diversa” (MM20).
1. Una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio
Promuovere e collaborare con tutti per la domenica dell’anno liturgico che verrà scelta a livello parrocchiale affinché: “La Parola di Dio sia sempre più celebrata, conosciuta e diffusa, perché attraverso di essa si possa comprendere meglio il mistero di amore che promana da quella sorgente di misericordia”. “Non mancherà – aggiunge Papa Francesco – la creatività per arricchire questo momento con iniziative che stimolino i credenti ad essere strumenti vivi di trasmissione della Parola” (MM7).
La dimensione biblica e liturgica stanno alla base della proposta formativa dell’AC: occorre rinnovare e intensificare lo studio, la preghiera con la Parola di Dio.
2. I “venerdì della misericordia”
Sull’esempio di Papa Francesco, come persone e come gruppi di ragazzi giovani adulti, come famiglia – vogliamo prendere un impegno concreto una volta al mese. “È il momento di dare spazio alla fantasia della misericordia per dare vita a tante nuove opere, frutto della grazia. La Chiesa ha bisogno di raccontare oggi quei «molti altri segni» che Gesù ha compiuto e che «non sono stati scritti» (Gv 20,30), affinché siano espressione eloquente della fecondità dell’amore di Cristo e della comunità che vive di Lui”. (MM 18).
3. La Giornata mondiale dei poveri
Partecipare e animare a livello parrocchiale e diocesano nella XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, la Giornata mondiale dei poveri. “Una Giornata che aiuterà le comunità e ciascun battezzato a riflettere su come la povertà stia al cuore del Vangelo e sul fatto che, fino a quando Lazzaro giace alla porta della nostra casa (cfr Lc 16,19-21), non potrà esserci giustizia né pace sociale. Questa Giornata costituirà anche una genuina forma di nuova evangelizzazione (cfr Mt 11,5), con la quale rinnovare il volto della Chiesa nella sua perenne azione di conversione pastorale per essere testimone della misericordia” (MM21).
Verso il congresso AC è missione
Ci stiamo preparando al II Congresso internazionale sull’AC dal titolo “Azione Cattolica è missione. Con tutti e per tutti”. Il nostro obiettivo è che si trasformi in un momento in cui esprimere il contributo quotidiano dell’AC per questa cultura della misericordia che significa “dar vita a una vera rivoluzione culturale proprio a partire dalla semplicità di gesti che sanno raggiungere il corpo e lo spirito, cioè la vita delle persone. È un impegno che la comunità cristiana può fare proprio, nella consapevolezza che la Parola del Signore sempre la chiama ad uscire dall’indifferenza e dall’individualismo in cui si è tentati di rinchiudersi per condurre un’esistenza comoda e senza problemi. «I poveri li avete sempre con voi» (Gv 12,8), dice Gesù ai suoi discepoli. Non ci sono alibi che possono giustificare un disimpegno quando sappiamo che Lui si è identificato con ognuno di loro” (MM20).
Sulla buona strada ci accompagnano i tanti santi e beati di AC, testimoni della misericordia del Padre.
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